In ospedale gli salvano la vita e lui dona apparecchiature alla Rianimazione

Un paziente di Sant’Egidio: era stato dato per spacciato dopo un incidente sul lavoro. Ha procurato supporti per i monitor. Tra i donatori anche l’imprenditore Di Nicola (Globo) e la Croce Rossa

TERAMO – Moduli di supporto ai monitor del reparto di rianimazione e presidi sanitari per il personale: sono alcune delle donazioni arrivate all’ospedale Mazzini di Teramo e che questa mattina il direttore generale Maurizio Di Gosia ha celebrato, ringraziando in particolare anche un ex paziente del reparto, Massimiliano Colasante, residente a Sant’Egidio. L’uomo il 18 settembre 2020 ha subito un incidente sul lavoro: è stato travolto da un carico di oltre 620 chili. Ricoverato in condizioni gravissime, è stato in rianimazione per due settimane e sottoposto ad operazioni dalle equipe di Chirurgia, Ortopedia e Neurochirurgia e dopo quasi due mesi è stato dimesso. Dopo un anno Massimiliano Colasante ha voluto festeggiare la guarigione e ha raccolto fondi che ha voluto donare, acquistando il materiale di supporto ai monitor, alla Rianimazione. “E’ un modo per ringraziare tutte le equipe del Mazzini che mi hanno curato: quando sono arrivato al Pronto soccorso le mie aspettative di sopravvivere erano quasi zero. Io sono l’esempio di quello che significa la buona sanità – ha commentato Colasante”.

Tra i donatori ci sono anche l’imprenditore Nicola Di Nicola, amministratore della Cosmo Immobiliare (titolare del marchio Globo) e la Croce Rossa di Teramo. Quest’ultima durante la pandemia ha attivato un conto dedicato per le donazioni che hanno permesso di acquistare dotazioni sanitarie quali camici e mascherine, girate all’azienda sanitaria teramana: è stata la vicepresidente Piera De Antoniis a rappresentare la Cri. Anche la donazione dell’imprenditore Di Nicola è passata attraverso la Croce Rossa e ha permesso di dotare la Rianimazione di supporti e moduli di pressione per i monitor: Mi fa piacere di aver contribuito al miglioramento della dotazione tecnologica dell’ospedale di Teramo – ha dichiarato Di Nicola – è un modo per essere vicino al territorio che mi ha dato i natali e da cui è partita la nostra attività. E’ questo un ulteriore step della collaborazione avviata già agli inizi della pandemia con la Rianimazione generale e Covid, su impulso dell’allora direttore Stefano Minora e continuata con l’attuale responsabile, la dottoressa Federica Venturoni”.

Le donazioni hanno permesso l’ottimizzazione tecnologica del monitoraggio dei pazienti in Terapia intensiva, fondamentale  in una struttura concepita negli anni Sessanta – ha osservato il direttore generale Maurizio Di Giosia -. La sfida principale per chi opera in questo reparto è quella di prendere decisioni in tempi rapidissimi per salvaguardare la vita del paziente monitorato in modalità continua. Questa donazione è la dimostrazione di quanto per noi sia importante la solidarietà della società civile che non solo ci aiuta a migliorare il livello dei nostri servizi sanitari, ma ci è anche da sprone nell’azione amministrativa, perché questa sia sempre più centrata sull’umanizzazione delle cure”.

Il nuovo supporto al sistema di  monitoraggio permetterà agli operatori sanitari un miglior controllo dei parametri vitali durante le numerose procedure invasive tipiche del percorso di cura in terapia intensiva, inoltre in 4 delle 9 postazioni vi sarà un controllo avanzato su diversi parametri vitali per i pazienti con particolari criticità cliniche, permettendo così un trattamento medico intensivo personalizzato, incentrato sul paziente, in una Rianimazione generale multispecialistica – ha spiegato la responsabile facente funzione del reparto, Federica Venturoni”.